Sono solo.
La stanza mi scioglie
di scintille.
E piango
quelle poche, pochissime
stille
d’incanto rimasto.
Le favole
vecchie d’un tempo
riportano gioia.
Ma il lutto
distende l’agonia,
mentre danzano i sassi.
Il carillon risuona:
la culla di morte è vicina.
Spalanco
la bocca per accogliere
le strette e soffocanti
lenzuola.
Poesia estratta dalla raccolta I nostri labirinti (inedita).
Copyright © Alessandro Bognoli